Viaggio in Thailandia fai da te – Chiang Rai
24 giorni da Nord a Sud.
950,00 euro a persona – tutto compreso.
Vuoi organizzare anche tu un viaggio come il mio? Prendi spunto dal mio racconto.
Indice dei contenuti
Cosa aspettarti da questa mia esperienza? Non posso prometterti un racconto alla “Into the wild“, né un’emozionante fuga d’amore. Posso, però, assicurarti che alla fine di questo viaggio letterario sarai pronto a partire pure tu per questa incredibile avventura.
Ogni settimana pubblicherò un articolo per suddividere il lungo viaggio in piccoli racconti.
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Ecco gli altri racconti
- Organizzazione del viaggio
- Volo di andata + Bangkok
- Nakhon Pathom + Kanchanaburi
- Ayutthaya
- Sukhothai
- Chiang Mai
- Chiang Rai
- Phuket + Phi Phi Island
- Bangkok + volo di rientro
7. Chiang Rai
5 Novembre 2017 / 11° giorno
È un nuovo giorno nella bellissima città di Chiang Mai, ma noi stiamo preparando le valigie già all’alba, poiché alle 7 circa passerà a prenderci un mini van.
Come scritto nel primo giorno a Chiang Mai, abbiamo infatti prenotato un tour che in giornata ci porterà a vedere le sorgenti di acqua calda, il White Temple, il Blue Temple e la Black house (o Museum).
Iniziamo dicendo che l’omino non era proprio-proprio in orario, e che hanno fatto un po’ di confusione con le coppie (non eravamo gli unici ad attendere fuori dall’albergo). Nonostante questi piccoli disguidi, e la grand voglia di chiacchierare che anima la gente alle 7 di mattina, quando tu non sei ancora sicuro di essere nel mondo reale, diamo inizio alla nostra escursione!
C’è da dire che nel van eravamo carichi di roba, poiché avevamo chiesto di poter portare con noi le valige, essendoci comodo il passaggio per Chiang Rai (la maggior parte delle cose che visiteremo si trovano infatti vicinissime alla città). Questa scelta si è rivelata comodissima, poiché altrimenti saremmo dovuti tornare a Chiang mai e poi cercare degli spostamenti per Chiang Rai, quindi se avete bisogno di raggiungere questa città, vi consiglio di fare altrettanto.
La prima tappa era totalmente inutile. Cioè, nemmeno la parola “inutile” può esprimere quanto effettivamente sia stata inutile. Le chiamano “sorgenti di acqua calda“, ma l’escursione prevede una sosta di 10 minuti, in cui puoi scegliere se: andare in bagno, ammirare il piccolo geyser al centro della piazza, farti un giro per i negozi sulla piazzetta, che hanno dei prezzi allucinanti e sono solo trappole per turisti. “Sosta bagno” sarebbe stato più appropriato.
La seconda tappa, invece, ripagherà qualsiasi sforzo del viaggio. Ci fermeremo infatti al White Temple (Wat rong khun), il famoso tempio bianco. Vi lascio una recensione per approfondire questa visita, che merita sicuramente un articolo a parte! Devo però avvertirvi che qui la gente sarà talmente TANTA da farvi passare qualsiasi entusiasmo.
Appena fuori dal tempio ci aspetta un ristorante per il nostro pranzo a buffet. La quantità era per circa 4 persone, mentre noi eravamo almeno 8. Con quel prezzo avremmo potuto mangiare da veri re.
La terza tappa è quella che ci è piaciuta di più, ossia il Blue Temple (Wat rong suea ten), poco distante dal primo, di cui ne ricorda anche lo stile. Ve ne ho già parlato qui:
Molti tour non lo includono, essendo piccolo e abbastanza nuovo, ma fidatevi, ne vale assolutamente la pena, quindi ricordatevi di chiedere all’agenzia di viaggio un tour che lo comprenda.
L’ultima tappa si trova molto vicino al Blue Temple, ed è la Black House (Baan Dam Museum), un museo costituito da diverse costruzioni (più di 40) realizzate in stile nordico, che contengono oggetti tradizionali e moderni. Vi anticipo, per quando la visiterete, che non si tratta di un luogo da definire “bello”, soprattutto se siete amanti degli animali, ma sicuramente è anomalo ed interessante.
Durante la visita di questo luogo, l’autista del van mi ha continuamente importunata facendo allusioni sugli oggetti presenti (ci sono moltissimi oggetti fallici), ed avrei volentieri preso la sua testa a mazzate con uno qualsiasi di quegli oggetti. Anche con i falli che gli piacevano tanto. Poi mi chiedono perché sono asociale.
Lasciata questa casa degli orrori, ci siamo diretti verso un villaggio tradizionale della thailandia del Nord, dove vivono le famose “donne giraffa”. Noi abbiamo deciso di non effettuare questa visita (e di non pagare per farla), poiché, nonostante si tratti di una tradizione culturale thailandese, i villaggi che possiamo visitare sono dei meri luoghi acchiappa-turisti. Vedere donne che subiscono delle modifiche corporee pur di fare soldi non mi sembra migliore dei mendicanti che si infliggono mutilazioni. Ovviamente, qualora voi siate interessati, è possibile visitarlo per 300 Bath (circa 7,50 euro).
Finita la visita, il conducente del van ci ha lasciati al centro della città di Chiang Rai. Ci siamo poi incamminati per raggiungere il Resort che ci avrebbe ospitato: il Maryo Resort, di cui vi lascio il link alla recensione
Arrivati al resort, ci diamo una veloce sistemata e ci dirigiamo verso il Sunday Market, un grande mercato all’aperto che si tiene nella città di Chiang Rai ogni domenica. Questo mercato va assolutamente visitato, soprattutto per gli incredibili prezzi che ha! È il luogo in cui abbiamo trovato i prezzi più bassi di tutta la Thailandia, è vendevano davvero di tutto.
Per cena, questa volta, invece di optare per dello street food, decidiamo di provare un ristorante che si trova accanto al mercato. Veniamo attirati da una formula a noi nota, l’all you can eat. Ma non si tratta di costoso sushi, nè di pizza. Si tratta di carne e pesce, alla modica cifra di 200 Bath (5 euro).
La carne la scegli tu, è scritto tutto in thailandese e nessuno parla inglese, quindi non far domande su cosa stai per mangiare, mangia e basta. E non solo, te la devi anche cuocere in una piastra posizionata al centro del tavolo. Al centro c’è la piastra, ai lati una zona dove lasciar cuocere il brodo per fare la zuppa (con le verdure che vuoi).
È stata un’esperienza un po’ particolare, ma sicuramente indimenticabile. E posso assicurare che, nonostante i miei frequenti problemi di stomaco, non ho avuto alcun problema a mangiare alcun cibo (ma questo in generale in thailandia!).
Vi lascio il fantastico smoothie di Dragon fruit con cui lo abbiamo accompagnato.
Dopo la cena torniamo in albergo, felici di poterci rilassare in un posto così bello.
6. Chiang Rai
6 Novembre 2017 / 12° giorno
Svegli e pronti per fare colazione, ci rendiamo conto che, nonostante l’all you can eat, avremo mangiato qualsiasi cosa. La cucina era incredibilmente buona e curata nei minimi dettagli, e quindi ne abbiamo approfittato alla grande!
Dopo la colazione ci attendeva la direttrice dell’albergo, che ci ha ospitato nella sua struttura. È stato bello scambiare quattro chiacchiere e conoscere più da vicino il funzionamento del turismo thailandese.
Il pomeriggio abbiamo deciso di rilassarci nel resort e scattare qualche foto. Tra la piscina, la piccola cascata e i meravigliosi giardini i luoghi non mancavano di certo!
Per cena siamo usciti, e dopo una breve passeggiata decidiamo di fermarci in un konbini per prendere la cena e qualche snack. Oggi siamo talmente rilassati che non abbiamo voglia nemmeno di cercare uno street food. Quindi, per cena, sanissimo ramen istantaneo al gusto inferno. Ho recuperato l’uso delle papille gustative dopo qualche mese.
La giornata è passata, tra relax e relax, ed è ora di riposare per il volo del giorno Dopo, direzione Phuket!