Benvenuti ad un nuovo appuntamento alla scoperta dei miti italiani. Oggi ci spostiamo verso il sud Italia, a Napoli per la precisione, e scopriamo insieme la leggenda di Castello dell’Ovo.
Maniero di origine antica, direttamente affacciato sul Golfo di Napoli e sul Mar Mediterraneo, domina il lungomare di Napoli con la sua presenza e struttura. In particolare, si trova sull’isolotto di Megaride, tra il quartiere di Chiaia e quello di San Ferdinando.

Non è difficile riconoscerlo perché questo Castello compare sulle cartoline e sulle fotografie più belle del Golfo. In più, è ancora oggi scelto per eventi e matrimoni e per le più suggestive promesse d’amore al tramonto.
È il Castello più antico della città partenopea. Costruito durante la dominazione normanna, rimase un punto strategico anche durante il Regno degli Asburgo. Fu chiamato, originariamente, Castel Marino ma oggi è conosciuto come Castel dell’Ovo, dal latino Castrum Ovi. Siamo sicuri che almeno una volta vi siete chiesti “ma perchè si chiama Castel dell’Ovo?”.
Come tutti gli edifici, a cavallo tra storia, mito e realtà, anche Castel dell’Ovo nasconde un segreto… nei suoi sotterranei e nel suo nome.
La leggenda di Castel dell’Ovo
Fu il sommo poeta Virgilio a nominare questo Castello come Castel dell’Ovo, in seguito ad alcuni eventi legati proprio ad un uovo. Si racconta che nel golfo di Napoli, tanti anni orsono, vivessero le sirene. In particolare, sirene metà umane e metà uccelli. Da una di queste sirene deriva il nome di questa città, conosciuta in origine come Partenope, proprio come la Sirena più famosa.
Le sirene del golfo, capitanate da Partenope, cercarono invano di conquistare Ulisse e i suoi marinai, con il loro canto ammaliatore. Ulisse si fece però incatenare all’albero della nave, resistendo alle loro tentazioni, e le sirene fallirono la loro missione.
Si narra che, a quel punto, stremate dalla fatica e dalla rassegnazione, si abbandonarono tra le onde, allontanandosi dalla riva e da Ulisse.
La sirena Partenope, però, rimase impigliata agli scogli di Megaride, l’isoletta dove attualmente è situato proprio Castel dell’Ovo, e su quegli scogli depose un uovo.

L’uovo di Partenope fu recuperato da Virgilio, conosciuto nella città di Napoli come poeta ma anche esperto di magia. Dopo averlo recuperato, lo nascose nelle segrete del Castello, inserendolo in una caraffa colma d’acqua e proteggendolo con una vera e propria gabbia. Pareva infatti che il destino e le vicissitudini della città di Partenope dipendessero dalla sopravvivenza di quell’uovo.
Se l’uovo fosse stato conservato, nei secoli, senza particolari problemi, allora Napoli sarebbe stata protetta per sempre; se invece l’uovo fosse stato ritrovato da qualcuno o se si fosse rotto, Napoli avrebbe sofferto qualsiasi tipo di calamità e sciagura.
Secondo i napoletani, la sopravvivenza stessa del castello è legata alla presenza di quell’uovo, nascosto nei suoi sotterranei. Lo stesso Virgilio dichiarò che da “quell’ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino”.
Il maniero, infatti, è sopravvissuto nei secoli nella sua forma originaria e non ha riportato danni nemmeno a causa dei frequenti terremoti ed, in particolare, del terremoto del 1370 che fece crollare, per metà, lo scoglio su cui è sorretto.
La Regina Giovanna I, considerando la protezione dei napoletani verso quell’uovo, dichiarò di averlo prontamente sostituito, per evitare che potesse riportare qualche danno durante quell’evento catastrofico.
L’uovo non è mai stato ritrovato, in nessuna delle stanze del castello, oggi adibito a Museo, e la sua “magica sparizione” ancora alimenta le speranze dei Napoletani di essere effettivamente protetti dal suo “potere”.
Ma quest’uovo potrebbe non essere propriamente un uovo. Con questo termine infatti, i maghi alchemici come Virgilio, identificano l’Athanor, un piccolo contenitore utilizzato per la trasformazione dei materiali primari in oro.
La verità sulla natura dell’uovo è andata purtroppo perduta, quindi non sapremo mai di quale uovo effettivamente si tratta, ma ci piace immaginare che quell’uovo sia ancora lì, da qualche parte, a proteggere la bellissima città di Napoli e i suoi abitanti.

Questa era la Leggenda di Castel dell’Ovo, voi siete mai stati nel Castello e nelle sue segrete, alla ricerca dell’uovo magico? Se vuoi scoprire altre leggende legate al territorio napoletano, leggi il nostro articolo sul mito di Sebeto.
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