Ad Ortona, in provincia di Chieti, sorge una piccola spiaggia di sassi, conosciuta da tutti come “La Ritorna”. Spesso questo nome è stato collegato al ritorno in città di marinai e commercianti che, una volta attraccati, trovavano le loro donne ad aspettarli. Ma la storia del suo nome sembra ancora più antica e affascinante. Una fiaba dai tratti un po’ esotici che stiamo proprio per raccontarvi. Se non avete mai sentito parlare della Leggenda della Ritorna di Ortona, eccola qui.
La spiagga della Ritorna e la sua leggenda
La spiaggetta della Ritorna si trova proprio in corrispondenza del Castello Aragonese, che domina Ortona, ambientazione della leggenda che stiamo per narrare. Si dice infatti che, nei tempi antichi, quella fortezza fosse abitata da un Re e dalla sua bellissima figlia, una principessa dagli amorevoli modi, desiderata e ambita da tutti. Un giorno non precisato del passato, alla spiaggia di sassi dove la ragazza era solita passeggiare, approdò un Capitano di ventura, che fu immediatamente accolto dal Re nella sua reggia.
Il Capitano non era soltanto un uomo di mare ma anche un superbo mercante. Girava il mondo alla ricerca di cibi e prodotti mai visti, da riportare in patria e vendere alla popolazione estasiata da quelle novità. Durante il suo soggiorno al castello, il Capitano conobbe la figlia del Re e se ne innamorò perdutamente. Per entrambi fu un vero colpo di fulmine e si promisero immediatamente amore eterno. Ma come in tutte le fiabe che si rispettino, un ostacolo si frappose tra i due amanti. Nel caso della Leggenda delle Ritorna, fu proprio il Re ad opporsi al loro amore.
Al sovrano non piaceva l’idea di rinunciare alla compagnia della sua dolce figlia così presto, così fece un patto con il Capitano. Per chiedere ufficialmente la mano di sua figlia, doveva ripartire, navigare per tutto il mondo e poi ritornare con l’oggetto o il cibo più prezioso e sconosciuto. Solo ed esclusivamente in quel caso, avrebbe potuto chiedere la principessa in sposa. Il Capitano accettò di buon grado, ben consapevole delle sue capacità di avventuriero e di mercante. Ma da quel giorno non fece più ritorno al Castello.
La principessa, disperata, visitava ogni giorno la spiaggia e sostava su uno scoglio in particolare, ancora oggi conosciuto come lo Scoglio della Ritorna, dove piangeva il suo amore perduto. “Ritorna, ritorna…” era solita dire la principessa che, in quei momenti, viveva sentimenti complicati, divisa tra la speranza di vederlo tornare e la paura di averlo perso, per sempre.
Il suo dolore era così straziante che persino il mare si lasciò impietosire. Un giorno, trovandola nuovamente sullo scoglio, la avvolse in un’onda e la trascinò sul fondale marino. Proprio in fondo al mare, la Principessa ritrovò il suo amato, senza vita. La sua nave era affondata poco prima di raggiungere il castello e portava con sé enormi bauli pieni di frutti particolari e molto rari. Erano verdi e tondi, dall’aspetto un po’ rugoso ma molto simili alle arance. Era proprio quello il dono straordinario che il Re gli aveva chiesto e che avrebbe permesso al Capitano di sposare la sua Principessa.
La storia del Capitano e della sua Principessa è una storia tragica, che narra di paesi lontani e di amore eterno. La leggenda ha dato il nome alla spiaggia, al suo scoglio roccioso e persino al faro che si trova proprio nelle sue vicinanze. Gli abitanti di Ortona dicono che ancora oggi sia possibile avvertire i lamenti di quella principessa e del suo “Ritorna, ritorna…” che si perde tra le onde. Allo stesso modo, questa storia ci ha permesso anche di conoscere una nuova pianta con i suoi frutti, conosciuta oggi con il nome di Moro degli Osagi o Arancio degli Osagi. Si tratta effettivamente di una pianta originaria del nord america, molto cara ai nativi americani che, inspiegabilmente, cresce anche ad Ortona ed in Abruzzo.
Voi avete mai visitato la spiaggetta della Ritorna? E soprattutto conoscevate le arance degli Osagi?