Triora, è un piccolo borgo che si trova nella provincia di Imperia. A circa 800 metri sul livello del mare, ed è conosciuto come il Borgo delle Streghe o la Salem Italiana.
Qui ha avuto origine uno dei processi più sanguinosi del nostro paese. Un processo per stregoneria che ha portato alla morte di numerose giovani donne, accusate di avere contatti con il diavolo in persona.
Ma andiamo con ordine.
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Le Foè
Era il 1587 e l’entroterra ligure attraversava un periodo di grande difficoltà. Le zone rurali della Liguria erano estremamente povere ed abitate da chi aveva davvero poco, per sopravvivere. Non soltanto la povertà ma anche le carestie e le epidemie contribuivano a rendere questi luoghi quasi “maledetti” e sicuramente dimenticati.
Come ben saprete, è proprio nei momenti delicati di crisi profonda che nasce la superstizione. In questi luoghi la superstizione ha preso il volto e le sembianze delle streghe, che qui vengono chiamate Foè. Non sono vere e proprie streghe ma Fate diventate cattive, dopo l’incontro con Satana in persona.
A Triora, nel tempo, si sviluppò la credenza che le Foè, o le streghe, giocassero a pallone con i bambini e che, soprattutto, fossero le vere colpevoli delle carestie, dei cattivi raccolti e delle malattie del bestiame.
A questo proposito entrava in gioco non soltanto la superstizione ma anche l’invidia.
Immaginate di vivere nel ‘500, di coltivare un campo che non dà frutti per mantenere la vostra famiglia, di essere sempre costretti alla fame e alla povertà, quando proprio il vostro vicino di casa, invece, con quella stessa attività, non soltanto mantiene la famiglia ma si arricchisce.
Un campo povero, un campo ricco. E la convinzione che chi riusciva ad arricchirsi fosse, in realtà, in combutta con il diavolo, e che godesse dei suoi favori.
La popolazione fece in fretta a trovare un capro espiatorio e, come succedeva anche in altri paesi del mondo proprio nello stesso periodo, furono incolpate le giovani donne.
Tra il 1587 e il 1589 si svolse uno dei processi più vergognosi della nostra storia. Portò alla morte e alla tortura un gran numero di donne che si rifiutarono, categoricamente, di ammettere le loro colpe e la loro stregoneria.
Archivio di Stato di Genova
Negli atti di questo storico processo, che sono ancora conservati all’Archivio di Stato di Genova, si possono leggere vari stralci delle indagini e delle torture. Si credeva infatti che un gruppo di donne si recasse ciclicamente a Cabotina. Una località situata nelle prossimità di Triora, per incontrare il Diavolo e rispondere ai suoi ordini.
Una volta identificate, le venti donne furono portate al Monte delle Forche, dove venivano eseguite le pene capitali ma, alcune, morivano prima di raggiungere il monte, a causa delle indicibili torture a cui erano sottoposte. Il processo e le indagini non si fermarono e si arrivò ad un totale di quasi 200 donne indagate e, successivamente, processate.
Museo Etnografico della Stregoneria a Triora
Ancora oggi nel borgo di Triora rivive la storia di queste Streghe, qui è possibile visitare il Museo Etnografico della Stregoneria. Ripercorrere la storia di questo processo e visitare inoltre le segrete dove si svolgevano le torture.
Inoltre, è ancora possibile raggiungere la Cabotina e quel casolare dove pare che le streghe incontrassero il diavolo.
Il periodo perfetto per visitare il Borgo è sicuramente Halloween, dove vengono allestite attrazioni a tema stregoneria. Il vero evento del luogo è la Strigòra, un festival che rende giustizia alle povere donne scambiate per streghe a causa del fanatismo e del pregiudizio.
E voi siete pronti a questo viaggio nel piccolo borgo ligure del mistero?