recensione valle del menotre

Recensione Ristorante Valle del Menotre [Foligno – Italia]

Sono stata in questo ristorante il 16 giugno 2018

Posizione

Questo ristorante non si trova nel centro storico della città di Foligno, ma è facilmente raggiungibile anche a piedi. La zona è infatti quella di Ponte San Magno, ed è vicinissima al parco dei Canapè e a Piazza San Domenico. Per chi volesse raggiungerlo in auto, dispone anche di un ampio parcheggio.

Struttura

Il locale non è solo un ristorante, ma anche una gastronomia, con prodotti tipici attentamente selezionati; panetteria, con pane fresco sfornato giornalmente; pasticceria, con dolci tradizionali e creazioni più ricercate; caffetteria, per potersi concedere un caffè o un tè accompagnati da pasticcini; ed enoteca, con una vastissima selezione di vini umbri e non solo.

E’ necessario fare questa premessa per poter parlare della struttura, poichè il locale comprende ognuno di questi servizi. Entrando, è possibile infatti notare come ognuno dei servizi sia ben distribuito all’interno, e facilmente individuabile. Ad accogliervi troverete un grande olivo (purtroppo finto), che sovrasta un’isola con decine di prodotti gastronomici esposti; a destra una grande esposizione di pasta di vari tipi (anche farro biologico e kamut). Noi non abbiamo proseguito oltre, poichè una ragazza dello staff ci ha fatto accomodare, ma abbiamo potuto vedere in lontananza i vari banchi frigo e le prelibatezze esposte (ho l’acquolina solo a ripensarci!).

Devo ammettere che, la zona dove ci siamo accomodati, non poteva reggere il confronto con l’interno. Ci hanno infatti invitato a sederci all’esterno, dove ci sono 3 tavoli con “vista” sul parcheggio, e subito oltre il parcheggio… la strada. Inoltre, vari moscerini hanno tentato di lanciarsi sui nostri piatti (sono riusciti a centrare perfettamente un bicchiere d’acqua e la marmellata). Peccato, perchè avrebbero potuto valorizzare al meglio anche questo spazio esterno, che invece risulta molto spoglio e impersonale.

Menù

Parliamo del menù, ovviamente per quanto riguarda il periodo in cui sono andata io.
Ci sono sia piatti di terra che di mare. Quest’ultimi non sono decisamente tipici umbri, ed è possibile ordinarli solo il venerdì. Forse sarebbe meglio un menù “volante” a parte, da consegnare solo nel giorno in cui è possibile richiedere il pesce? Inserendolo nel menù generico si rischia di far basare la scelta del cliente unicamente sui piatti di mare, per poi doverla cambiare al momento dell’ordinazione.

Non essendo andati di venerdì, abbiamo dovuto scegliere solo piatti di terra. C’è comunque una vasta scelta, in modo da accontentare ogni palato.
Non sono evidenziati i piatti che contengono elementi problematici dal punto di vista delle intolleranze, nè pietanze vegane o vegetariane. Sono invece, ovviamente, individuati gli alimenti che potrebbero essere congelati o decongelati.

Sono presenti alcuni elementi in grassetto, ma non ho capito a cosa si riferisce l’utilizzo. Inizialmente pensavo fossero i latticini, ma poi ho visto essere evidenziate anche parole come “bruschette” e “uova”. Potrebbero essere i cibi prodotti direttamente da “Valle del Menotre”? Però è evidenziato anche “funghi porcini”, che sono un alimento congelato, quindi non saprei proprio.

Cibo

Parliamo del punto forte del locale! Per l’esattezza, io ho ordinato una Degustazione Valle del Menotre  (18,00 euro), che ho diviso con il mio accompagnatore, e gli Straccetti di vitello con rucola, grana e balsamico (13,00 euro).

Degustazione Valle del Menotre 

recensione valle del menotreDurante l’ordinazione ci è stato chiesto se volevamo due porzioni di questo piatto, e non solo una da dividere come avevamo deciso. Pensavamo di aver fatto un errore di valutazione, poichè non si sa mai con certezza quanto sia la quantità di cibo nelle degustazioni. Ma, sinceramente, dividerlo è la scelta migliore.

L’antipasto è composto da 4 portate, più una focaccia di accompagnamento.

La prima è una degustazione di salumi, il piatto forte della cucina umbra. Ma devo ammettere che la cosa più buona del piatto è sicuramente il prosciutto “pata negra”, prosciutto di origini spagnole, probabilmente il più costoso al mondo. Purtroppo però, così si perde l’identità del locale e della sua cucina, che dovrebbe puntare soprattutto a “spingere” e far apprezzare le bontà del territorio.

La seconda è un piatto di 4 piccole bruschette, di cui due uguali (avrei preferito avere 4 diverse scelte, visto la poca quantità). Una al pomodoro, una con patè di fegato, e due alle zucchine. Tralasciando pomodoro e zucchine, che trovo molto semplici, il patè di fegato non mi ha colpito particolarmente.

La terza è invece un tagliere di formaggi, da mangiare accompagnati a 3 diversi tipi di marmellata (che la cameriera non ha “spiegato”, al contrario dei formaggi di cui ha descritto ogni dettaglio). Una di queste 3 marmellate dovrebbe essere all’arancia, e me la sono praticamente finita da sola. Era davvero buonissima. Tra i formaggi ho particolarmente apprezzato il pecorino, uno dei formaggi tipici del territorio umbro. Buona anche la burrata, da poter accompagnare con un po’ di pomodorini.

La quarta portata è piccola, ed è composta da due mini vassoi. Uno con un bauletto di melanzana, che non mi è rimasta particolarmente impressa, e uno un uovo con asparagi (che non ho assaggiato, poichè non apprezzo moltissimo quest’ultimi).

La quantità di questa degustazione era davvero molta, e alla fine ero quasi sazia, nonostante l’avessimo diviso in due! Il tutto era davvero molto buono, accompagnato da una breve spiegazione della cameriera che ci ha fatto apprezzare di più il passaggio da una pietanza all’altra.

Straccetti di vitello con rucola, grana e balsamico

recensione valle del menotreQuesto dovrebbe essere un piatto abbastanza semplice da preparare, quasi casereccio, e invece mi ha purtroppo deluso.

Sarà che stavo ancora pensando al pata negra, sarà che ero già sazia, ma il sapore di questa portata non è tra i migliori che abbia mai provato. La carne, troppo cotta, restava quasi difficile da masticare e da mandare giù.

Buona la rucola, il grana e il balsamico, che però dovrebbero fare da contorno alla carne, e non viceversa. Peccato, perchè ero rimasta molto contenta della prima degustazione.

Mi hanno riferito essere buonissima la tagliata, ma non avendola assaggiata non mi sento di inserirla nella recensione.

Prezzo

Per una cena in due, con un antipasto diviso e due secondi di carne, abbiamo speso in totale 51,00 euro. Il ristorante non è sicuramente economico, ma il prezzo è perfettamente in linea con la qualità delle pietanze che offre. E, ovviamente, potreste anche fermarvi semplicemente alla degustazione!

Punteggio
  • Posizione
  • Struttura
  • Cibo
  • Prezzo
4

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