Il carnevale, la festa più colorata e allegra d’Italia, è in realtà una festa antichissima che trae origine da alcuni riti romani e greci. Parliamo in particolare dei Saturnali, dove i romani erano soliti mascherarsi per compiere scherzi nel pieno anonimato.
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Il carnevale diventa moderno solo nel Rinascimento, periodo in cui furono introdotte le maschere della tradizione e i carri allegorici. In generale si festeggia da metà gennaio al martedì grasso, che quest’anno sarà il 13 febbraio, e in alcuni luoghi d’Italia questa festa è molto sentita. Perciò andiamo a vedere insieme quali sono i migliori posti dove festeggiare il carnevale in Italia!
Venezia

Non possiamo non partire dal Carnevale di Venezia, sicuramente uno tra i più famosi al mondo, secondo soltanto al Carnevale di Rio De Janeiro. Ciò che contraddistingue questo carnevale è la sua innata eleganza. Maschere raffinate, spesso artigianali e dipinte a mano, abiti sfarzosi e colorati che richiamano antiche epoche. Vivere il carnevale nella Serenissima è sicuramente un’esperienza unica al mondo, ecco perché questa città in questo periodo è letteralmente bersagliata dai turisti di tutte le provenienze.
A Venezia i festeggiamenti durano circa due settimane, a partire da fine gennaio fino al martedì grasso. In queste settimane si susseguono grandi eventi e tradizioni secolari, tra cui la sfilata nel Rio di Cannaregio, la famosa festa veneziana sull’Acqua, la Festa delle Marie con l’elezione, ogni anno, della maschera più bella e il famoso Volo dell’Angelo, che dà il via ufficiale ai festeggiamenti. Se non avete mai vissuto il carnevale in questa magica città, il nostro consiglio è quello di prenotare con largo anticipo ed immergervi in questa atmosfera unica, almeno una volta nella vita.
Se pensi di voler festeggiare il Carnevale in questa splendida cornice nel 2024, non perderti questa guida completa al Carnevale di Venezia!
Viareggio

Se il Carnevale di Venezia è famoso per la sua eleganza, quello di Viareggio lo è per la sua satira e la sua… irriverenza.
È considerato infatti il carnevale più provocatorio d’Italia, grazie ai suoi carri allegorici a stampo satirico, che si susseguono in una delle sfilate più colorate e divertenti del nostro paese. Questo Carnevale ha compiuto proprio l’anno scorso i suoi 150 anni di attività, è nato infatti nel 1873, grazie all’opera di alcuni giovani viareggini. I carri sfilano da sempre sul lungomare e le attrazioni di cartapesta sono costruite ed ideate da veri e propri maestri, provenienti da tutto il mondo.
Il tema è, sempre, l’attualità e l’ironia, rivolta a politici e personaggi celebri.
Nel corso degli anni il carnevale di Viareggio ha acquistato sempre più popolarità tanto che nel 2001 è stata inaugurata la Cittadella del Carnevale, un enorme hangar che conserva le opere di questa grande festa. Il museo ad essa collegato raccoglie ogni anno un grandissimo numero di visitatori.
Anche Viareggio è un carnevale da vivere, perciò se state pianificando un viaggio in Versilia, perché non prenotare in concomitanza con questo grande evento?
Milano

Il Carnevale di Milano è conosciuto come Carnevale Ambrosiano ed ha una particolarità: è un carnevale in ritardo. A differenza degli altri carnevali, infatti, si festeggia dal martedì grasso in poi, fino al sabato successivo. Si tratta di una scelta storica che riguarda proprio l’antichissimo Vescovo di Milano, Sant’Ambrogio da cui il carnevale prende il nome. Pare infatti che il vescovo non fosse presente ai festeggiamenti, perché fuori città, e quindi chiese alla cittadinanza di rimandare il carnevale, per aspettarlo. Da allora, i milanesi festeggiano questa ricorrenza con qualche giorno di ritardo.
Il Carnevale Ambrosiano, inoltre, non è una prerogativa esclusivamente milanese. Si festeggia infatti in tante altre città lombarde, come Varese, Lecco e Monza. I suoi festeggiamenti non si discostano da quelli tradizionali ma la sfilata di maschere e carri è posticipata al sabato grasso, quest’anno il 17 febbraio.
Se volete passare un sabato diverso, raggiungete Piazza Duomo e seguite il corteo di maschere e musica che colora la città di Sant’Ambrogio.
Napoli

La tradizione del carnevale napoletano è davvero antichissima, tanto che la si riconduce al fenomeno delle Atellane, cioè delle rappresentazioni in maschera tipiche di Atella, in provincia di Caserta. Da sempre questa festa suscita un grande fascino nei napoletani, che la festeggiano in grande stile. I festeggiamenti più sfarzosi sono sicuramente quelli che avvenivano durante il Regno dei Borbone, quando il carnevale durava addirittura un mese. Si partiva con l’accensione del Cippo, una grande pira dove ogni abitante buttava una cosa vecchia da cui voleva liberarsi, fino ad arrivare all’istituzione dei Carri della Cuccagna, vere e proprie bancarelle dove si offrivano cibo e leccornie ai cittadini. Questa tradizione è stata piano piano abbandonata, perché era difficile gestire l’assalto degli abitanti.
I festeggiamenti veri e propri sono scanditi da sfilate di maschere tradizionali, tra cui la Atella, e musica popolare suonata rigorosamente dal vivo. Il momento sicuramente più particolare del carnevale partenopeo è… la sua morte. Al Carnevale viene proprio celebrato un funerale, che sta ad indicare la fine dello svago e l’inizio della Quaresima.
Siete pronti a partire per Napoli e ad immergervi nelle sue tradizioni?
Fano

Il Carnevale di Fano è uno dei più antichi d’Italia, insieme a quello di Venezia. Ha avuto incredibilmente origine nel 1347 e, chiaramente, da quel momento ha subito modifiche che l’hanno reso più moderno e particolare. Nel 1871 è stata istituita la Carnevalesca, l’associazione che si occupa di organizzare il carnevale e i suoi eventi. Nel 1951, invece, è stata creata e denominata la maschera tipica di Fano, il Vulon conosciuto dagli abitanti con il nome di El Pup. Una maschera allegorica che dovrebbe rappresentare i personaggi più celebri ed in vista, sia sul palcoscenico nazionale che estero.
I festeggiamenti si svolgono per 3 weekend, con 3 differenti cortei. Quest’anno si svolgeranno il 28 gennaio, il 4 e l’11 febbraio. Ogni corteo è capitanato dal Pup che sfila davanti a tutte le altre maschere e carri e, in particolare, il secondo corteo è caratterizzato dal “getto”, cioè dal lancio di cibo e dolci dai carri allegorici ai cittadini. In fondo al corteo, invece, si trova il carro della Musica Arabita, che dal 1923 in avanti rappresenta le tradizioni popolari e la musica tipica di queste zone.
Nel periodo del carnevale viene istituita anche una lotteria che, quest’anno, vede come primo premio una crociera per due persone.
Perciò siete pronti a festeggiare il carnevale a Fano e a tentare la fortuna?
Mamoiada

Il Carnevale di Mamoiada è sicuramente il più suggestivo e folkloristico. Si svolge ogni anno in Sardegna, a Mamoiada appunto, un piccolo comune della Barbagia. È un carnevale antichissimo, basato su altrettanto antichi riti propiziatori e di buon auspicio. Inizia ogni anno intorno alla metà di gennaio e prosegue fino al martedì grasso.
Questo carnevale è caratterizzato dalla presenza di due maschere tradizionali: i Mamuthones e gli Issohadores. I primi presentano una maschera nera, con lineamenti molto marcati, pellicce e grandi campanacci sulla schiena. I secondi, invece, sono vestiti di rosso con una maschera bianca e il loro ruolo è proprio quello di scortare il corteo dei Mamuthones. Portano dei lunghi lacci nelle mani e, durante la sfilata, catturano le giovani donne in segno di buon auspicio e fortuna.
L’aspetto che più colpisce di questi festeggiamenti è l’ordine. Un corteo preciso ed ordinato, atteso in silenzio da tutti gli abitanti che lo vivono come un vero e proprio rito.
È in realtà una festa dove la convivialità e l’unione tra i cittadini sono le vere protagoniste. Gli abitanti si ritrovano soprattutto per condividere cibo e bevande e per trascorrere qualche ora lieta, nella loro comunità.
Le maschere e questo carnevale sono ormai conosciute ovunque e questi strani personaggi rappresentano la Sardegna anche fuori regione…e in tutto il mondo.
Putignano

Il Carnevale di Putignano, in provincia di Bari, è uno dei Carnevali storici d’Italia. La sua particolarità è la durata: è infatti uno dei più lunghi d’Italia e d’Europa. Dura generalmente dal periodo natalizio fino a fine febbraio e i carri sfilano ogni domenica.
I giorni più caratteristici di questo carnevale sono però i giovedì, i famosi Giovedì di Carnevale. Ogni giovedì è dedicato ad una figura in particolare, con scherzi e sbeffeggi tipici di questo periodo. Si tratta del Giovedì dei Preti, del Giovedì delle Monache, il Giovedì delle Vedove, il Giovedì dei Pazzi, il Giovedì delle Donne Sposate e il Giovedì dei Cornuti. È proprio durante quest’ultimo che viene nominato, ogni anno, il Gran Cornuto, scelta che spesso ricade su personaggi di spicco nella collettività, da politici a presentatori tv.
La sfilata dei carri allegorici si svolge come dicevamo ogni domenica ed è espressione del raffinato artigianato e della falegnameria del luogo. La maschera tipica di Putignano è la Farinella e prende il nome da un particolare cibo. Con la sua divisa coloratissima, ricorda molto da vicino l’Arlecchino bergamasco.
Se non siete mai stati a Putignano, il periodo di carnevale è sicuramente quello più indicato per vivere appieno la tradizione di questa cittadina pugliese.
Queste erano le nostre proposte per i migliori posti dove festeggiare il carnevale in Italia, voi ne conoscete altri?
Qual è il vostro carnevale italiano preferito?
